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Le risposte alle sei domande di SIENAENERGIE ai candidati sindaco.

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

Si. Nel nostro programma di coalizione il tema della transizione energetica ha un rilievo di priorità nell’azione amministrative per il prossimo mandato .

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

La tematica della transizione energetica è parte integrante del programma del Polo Civico Siena. Puntiamo a implementare il verde e la biodiversità e, siamo convinti dell’importanza del ruolo (e opportunità) che devono svolgere gli enti locali per la valorizzazione delle fonti rinnovabili al fine di raggiungere gli obiettivi climatici del 2030. Siamo consapevoli che le iniziative che vanno nella direzione della transizione energetica possono decollare e portare risultati concreti solo se partono dal basso. Se è vero che le azioni locali pesano percentualmente poco sui consumi totali e sulle emissioni complessive, è altrettanto vero che portano vantaggi immediati alle comunità locali e soprattutto possono avere una grande ef icacia in termini di esemplarità.
Il ruolo di un Comune in termini di animazione, semplificazione e orientamento è per noi fondamentale per facilitare l’avvio della molteplicità di misure in grado di migliorare l’ambiente nel quale viviamo.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Certo. Nel mio programma c’è proprio un punto relativo alla transizione ecologica con lo sviluppo delle comunità energetiche. Credo fermamente che le energie rinnovabili rappresentino un campo strategico in cui Siena ha tutti i requisiti per attrarre investimenti e potenziare il suo profilo di hub tecnologico.

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

La transizione ecologica e quella energetica sono parte fondamentale del nostro programma all’interno
del quale il tema dell’ecosostenibilità occupa un intero capitolo dedicato. Siamo convinti che le scelte
energetiche hanno un forte impatto sui cambiamenti climatici ed indirettamente su tutti i fattori ambientali
e le attività economiche che ne subiscono gli effetti. La conversione energetica dalle energie non
rinnovabili a quelle rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica sono i percorsi chiave da seguire per
garantire la sostenibilità ambientale della città. Le soluzioni di efficienza energetica riguardano
innanzitutto l’edilizia ed i consumi abitativi.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

Il M5S ritiene che oramai il passaggio da un mix energetico basato essenzialmente su combustibili
fossili a fonti a basso impatto ambientale ed economico non sia più un opzione ma una scelta obbligata,
ovviamente tali fonti sono essenzialmente le rinnovabili vere. Il passaggio non sarà solo nel produrre
energia più pulita possibile, ma dovrà coinvolgere tutti per una maggiore consapevolezza dei consumi.
Quindi maggiore efficienza dei dispositivi acquistati (di fatto influenzando il mercato dalla produzione,
alla commercializzazione) e gestione delle risorse attraverso un acculturamento di noi tutti. Nel nostro
programma elettorale, che trovate per intero, pubblicato sul nostro sito: www.movimento5stellesiena.it,
l’idea di creare uno sportello comunale per dare indicazione ai cittadini delle opportunità tecniche ed
economiche che vi sono in ambito di efficientamento energetico, sia con l’aiuto dei fondi stanziati nel
Pnrr sia con i fondi strutturali Ue, coinvolgendo le strutture che già esistono nel nostro territorio, va
esattamente in questa direzione.

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

Non sappiamo come troveremo la pianta organica del Comune e se ci sarà spazio per un dirigente perché ci risulta che sia già esaurita la capacità assunzionale. Comunque sicuramente qualcuno, con le competenze necessarie, avrà l’incarico di seguir questo tema fondamentale per il futuro di tutti con, se possibile, l’istituzione di una posizione organizzativa specifica.

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

Riteniamo che tutto il personale tecnico sia sensibile e debitamente formato per af rontare le tematiche relative al risparmio energetico e allo sviluppo delle energie alternative. Sarà fondamentale che il Comune di Siena
apra uno Sportello Energia in grado di fornire informazioni, orientamento e risposte sulle opportunità nel campo energetico ai cittadini e piccole imprese.
Uno sportello che dovrà operare in sintonia con la Regione Toscana e l’Agenzia RRR per captare le opportunità delle normative nazionali e regionali in materia. In questo contesto rientra anche la figura di coordinamento dell’Energy Manager che naturalmente andrà verificata con le possibilità del bilancio e la pianta organica comunale.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Sicuramente sarà necessario un settore specifico che segue le problematiche della transizione energetica anche per poter cogliere ogni opportunità che rechi vantaggi alla città.

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

Per poter attuare in tempi rapidi politiche efficaci di risparmio energetico, costituire Comunità di Energia
Rinnovabile supportate dal Comune e promuovere politiche sociali attive che coinvolgano i cittadini nelle
comunità stesse contribuendo efficacemente ad affrontare e ridurre la povertà energetica tra i cittadini, è
necessario che il comune dedichi competenze e risorse adeguate. Quindi un dirigente che si occupi nello
specifico di questo tipo di funzioni dell’amministrazione comunale potrebbe svolgere un ruolo
fondamentale nell’attuazione di politiche sociali attive in campo energetico che coinvolgano i cittadini.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

La figura dell’Energy Manager è prevista dalla legge 10/91 e in soggetti operanti nel settore civile,
terziario qual è un Comune come il nostro se supera un determinato consumo di energia in termini
legislativi si parla di 1000 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio per concretizzare il dato una abitazione
media italiana ne consuma circa 2 TEP/anno) non è una facoltà avere l’Energy Manager ma un obbligo.
Tale mancanza oltre a incorrere a sanzione amministrativa (da 5.000 a 50.000 euro) in alcuni casi
potrebbe escludere l’ente da incentivi e contributi nel settore energetico. Detto ciò, riteniamo comunque
che tale figura sia dirimente nel coordinare attività interne ed esterne al Comune per facilitare tutte le
operazioni, partendo da un bilancio energetico, introduzione di sistemi di efficientamento, raccogliere
tutte le opportunità che vengono offerte quali incentivi e agevolazioni sia locali, regionali che nazionali ed
anche europei creando anche una rete su altre realtà già esistenti sul nostro territorio, comprese quelle di
cui abbiamo parlato alla precedente domanda, ovvero di poter offrire un punto di appoggio alla
cittadinanza scevro da interessi economici e quindi il più obiettivo possibile.

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

E’ previsto nel programma, adottato il piano strutturale, una revisione del piano operativo che è del tutto insoddisfacente. In quel contesto, con un confronto con la Sovrintendenza , potremo valutare le azioni più opportune per conciliare la storia artistica e ambientale di Siena con le necessità energetiche.

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

La nuova Amministrazione avrà l’impegno di redigere il nuovo Piano Strutturale che dovrà contenere una strategia di area vasta e discendere da un reale ed autentico percorso di partecipazione. Tutti gli strumenti
Urbanistici, Piano strutturale, Piano Operativo e Regolamento Edilizio, dovranno adeguarsi alle semplificazioni nazionali e regionali. Nella nostra realtà sarà fondamentale apire un confronto con la Soprintendenza perché siamo convinti che i vincoli territoriali non devono rappresentare un ostacolo a prescindere a forme di sviluppo ma uno stimolo a progettare e fare bene nel rispetto del paesaggio e del valore storico e architettonico della città.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Sarebbe estremamente utile ma non è af atto facile. Siena è una città sottoposta a moltissimi vincoli di natura paesaggistica e ambientale, e in questi casi la Soprintendenza può opporsi alla realizzazione di impianti
fotovoltaici. Ma noi cercheremo comunque, dove possibile, di agevolare il processo di transizione.

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

La città di Siena ha un fabbisogno energetico pari a circa 1700 GW/h annui. Basterebbe l’installazione di
impianti fotovoltaici sugli edifici di proprietà pubblica (fuori dalle mura) e sui capannoni ad uso industriale
o commerciale per coprire almeno il 50% di tale fabbisogno. Se poi si adeguassero gli strumenti
urbanistici per rendere possibile l’installazione di impianti di energia rinnovabile in tutti gli edifici privati
fuori dalle mura, integrati ad altri tipi di mini impianti rinnovabili come le turbine eoliche, si potrebbe
raggiungere l’obiettivo di una completa autosufficienza energetica della città, senza andare ad impattare
sugli elementi di pregio paesaggistico ed architettonico del territorio.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

Assolutamente si, nel nostro programma al punto che riguarda l’Urbanistica, l’edilizia e lo sviluppo, sono
specificate le azioni che un’amministrazione del Movimento 5 Stelle a Siena vorrebbe attuare, che
comprendono la revisione del PRG, attraverso modelli di partecipazione reale con i cittadino, adottare un
piano di riqualificazione delle strutture degli immobili e delle aree dismesse, favorire con ogni strumento
finanziario e burocratico, il riuso, la rigenerazione e la riqualificazione degli immobili. Lo si può fare,
sicuramente nelle aree al di fuori del centro storico, ma anche nel centro storico, adottando tecnologie e
sistemi di impiantistica all’avanguardia per non impattare dal punto di vista storico, artistico e
paesaggistico. (esempio delle tegole fotovoltaiche).

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

L’intento è sicuramente quello . C’è da conciliarlo necessariamente con le risorse e le competenze disponibili, con la possibilità di fare azioni concrete e sostenibili dal bilancio comunale. L’elaborazione di un piano di riqualificazione energetica sarebbe fondamentale e ci permetterebbe di farci trovare pronti e partecipare agli eventuali bandi nazionali e regionali .

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

Certamente, l’Ente pubblico (come detto al punto 1) deve dare il buon esempio a partire da un’approfondita analisi energetica del patrimonio pubblico in grado di determinare i necessari interventi di riqualificazione energetica da af rontare come opportunità in termini di risparmi economici e minori impatti sull’ambiente.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Siena ha un’anima profondamente green. Ricordo che è stata la prima città europea a chiudere il centro storico al traffico nel 1965 e da oltredieci anni è terra Carbon Neutral. L’azione amministrativa deve consolidare questi risultati, mettendo in atto interventi utili a preservare e sviluppare la nostra secolare fonte di ricchezza, ove consentito e senza impatto paesaggistico.

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

Il Comune deve mettere in atto un programma a medio e lungo termine (2030 e 2040) per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e la creazione di Comunità di Energia Rinnovabile in cui il Comune faccia da capofila, per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza energetica degli edifici pubblici e privati e della città intera. Intendiamo dedicare delle figure specializzate nell’intercettazione di fondi esterni dedicati (ad esempio Fondo Kyoto, Fondo Nazionale Efficienza energetica, Fondo Comuni per l’efficienza energetica) per sostenere economicamente la realizzazione di impianti su coperture private, facendo soci (gratuitamente) delle Comunità energetiche le famiglie con basso ISEE, che in questo modo potranno avere la corrente elettrica ad un prezzo più basso rispetto a quello di mercato.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

Sono molti e molto diversi gli interventi di riqualificazione che possiamo introdurre nel nostro patrimonio, dipendono da questioni tecniche ed economiche. Come sempre procedo in modo molto pragmatico. La prima cosa che deve essere fatta è una ricognizione sulle strutture valutazione del genere come sono alimentate, che sistemi di illuminazione hanno, come sono climatizzate, la loro dislocazione sul tessuto urbanistico che tipo di interventi consente. Sicuramente gli infissi e l’aggiornamento dei sistemi di riscaldamento sono cose fattibili e attualmente anche incentivate in modo concreto con il conto termico del GSE, da qui l’importanza di avere una struttura che possa coordinare tali operazioni, ma anche la gestione dell’illuminazione ha il suo impatto nel bilancio ambientale/economico del Comune mentre vedo che sistemi di cappotto (isolamento termico) su strutture già realizzate oltre ad avere problematiche di applicazioni, un cappotto esterno in un centro storico è utopia, ed all’interno invece è da valutare bene in una comparazione tra costi e benefici. Questione diversa se va realizzata una struttura nuova o meglio, se va ristrutturato profondamente un immobile. Anche la cogenerazione è una opportunità ma deve essere ben valutata per questioni acustiche, bilanciare bene la produzione elettrica con quella termica e soprattutto una valida e concreta analisi economica/finanziaria non dimentichiamoci che parte di questa si basa su incentivi a lungo termine tipo defiscalizzazione. Alla luce di tutto questo interventi l’efficienza energetica è sicuramente una strada da perseguire con tutti gli accorgimenti sopra
detti. Inoltre nel nostro programma abbiamo lanciato l’idea del reddito energetico, ideato e già messo in pratica da un Sindaco del M5S a Porto Torres, in Sardegna, che ha creato un circolo virtuoso di produzione di energia totalmente rinnovabile a costo zero per la comunità.

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

Occorrerà capire dove è opportuno, e soprattutto dove non arreca danno al paesaggio. Per il resto non vedo problemi.

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

E’fondamentale che il Comune esegua una mappatura approfondita delle aree e superfici idonee ad accogliere impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Tale mappatura dovrà partire dal censimento delle aree e strutture di proprietà pubblica. Tale lavoro sarà fondamentale anche per iniziative che partano dal basso come nel caso delle Comunità energetiche che spesso non riescono a trovare una loro definizione perché non adeguatamente seguite dagli enti locali oppure per la dif icoltà di reperire luoghi dove installare in modo rapido e semplice gli impianti fotovoltaici.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Questa sembrerebbe una soluzione ottimale per abbattere le spese di riscaldamento e di refrigerazione di tutti gli edifici pubblici. Rimane però il problema dei vincoli che potrebbe essere risolto tramite la costituzione di una
Comunità Energetica Rinnovabile o l’adesione a una già costituita. Questo permetterebbe anche a palazzi storici o situati in zone sotto tutela di accedere all’energia rinnovabile prodotta con pannelli fotovoltaici disposti sui terreni o su tetti di capannoni in aree industriali o artigianali

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

Il Comune deve sostenere la creazione delle Comunità energetiche realizzando direttamente gli impianti fotovoltaici e altri impianti di energia rinnovabile su aree pubbliche artificializzate o sulle coperture di edifici pubblici e promuovendo (anche tramite sostegno economico diretto) l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile anche su edifici e superfici artificializzate private.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

Questa più che una domanda ha l’aspetto di un suggerimento, e per nostra formazione la partecipazione, le idee, i suggerimenti che da qualsiasi parte provengono sono graditi e percepiti in modo attivo. Una delle domande che ci è stata rivolta più di una volta nei nostri incontri con i cittadini riguarda anche la disponibilità di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, bene realizzare una struttura fotovoltaica su un parcheggio scambiatore dotandola con questi sistemi di ricarica magari non proprio sotto i pannelli, credo ci ponga a dei problemi riguardanti le norme antincendio, ma nelle vicinanze potrebbe essere realizzato senza problemi. Comunque per le colonnine di ricarica si potrebbe aprire una parentesi a parte in quanto sappiamo che il Consorzio Energia Toscana ente promosso dalla Regione (CET) ha aperto una manifestazione di interesse e gara per dotare i Comuni ma più in generale gli enti della Toscana di questi sistemi senza aggravi economici per gli stessi. Per completare la risposta alla sua domanda certamente dove sarà possibile, le strutture comunali con le caratteristiche adeguate, per non creare cattedrali nel deserto, verranno dotati di impianti fotovoltaici la domanda alla quale un amministratore dovrebbe rispondere a questa affermazione è come intende dare gambe a tali progetti, ovvero dove recuperare le risorse oltre alle consuete risposte come gli incentivi, fondi Regionali
Nazionali ed Europei, si può pensare a sistemi di finanziamento tramite ESCO con contratti a performance ovvero che chi finanzia l’intervento recupera in base alla effettiva resa degli impianti, ma potremmo spingersi oltre cercando anche una collaborazione fra i cittadini con un sorta di crowdfunding garantito dal Comune. Proposte come queste, che sembrano lontane, sono quelle che indurranno un vero e profondo cambiamento nella nostra comunità.

Anna Ferretti: Partito Democratico, Indipendenti e Progressisti – Si, Con Anna Ferretti Sindaca

La proporrò sicuramente al Consiglio comunale competente in materia

Fabio Pacciani: Sena Civitas, Per Siena, Sì-Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena

Assolutamente Sì.

Massimo Castagnini: Castagnini Sindaco, lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena

Sicuramente occorre approfondire la tematica, verificando se ci sono le condizioni per agire in autonomia o meno.

Alessandro Bisogni: Siena Popolare

Noi intendiamo deliberare l’adesione del Comune a più Comunità Energetiche, che andranno definite in
base ad aree omogenee per caratteristiche demografiche strutturali del territorio comunale. Per rendere
effettiva e non semplicemente simbolica tale adesione, il Comune dovrà istituire un apposito canale
operativo presso i propri uffici tecnici comunali per la semplificazione autorizzativa e creare uno specifico
sportello URP per l’informazione collettiva, corredata da opportuno piano di comunicazione strutturato su
tutti i canali mediatici on ed off line, ai fini del sostegno allo sviluppo delle Comunità energetiche.

Elena Boldrini: Movimento 5 Stelle

Per una struttura urbanistica quale quella di Siena con un importante centro storico dove, sarà possibile, ma con non poche difficoltà, installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, le Comunità Energetiche Rinnovabili offrono un grande opportunità ai cittadini sia per essere partecipi in modo attivo a questa transizione sia per questioni economiche soprattutto in base agli incentivi previsti dal GSE. La prima cosa da affrontare con la cittadinanza è fornirgli gli strumenti per comprendere questo meccanismo, dove non dovranno né cambiare gestore né modificare le proprie abitudini se non per migliorare ulteriormente il loro consumo. Andranno identificate le aree che possono essere coinvolte in base alle cabine primarie di distribuzione, alla disponibilità delle superfici ecc. Successivamente bisognerà incontrarsi con le realtà produttive nel comune che hanno strutture in grado di accogliere ad esempio impianti fotovoltaici. Come sarà necessario cercare di fare rete con i comuni confinanti che magari hanno la stessa cabina di distribuzione. Nella nostra visione il Comune avrà certamente un ruolo attivo nel gestire, coordinare e promuovere queste attività. (per inciso la profondità di partecipazione diretta del Comune sarà determinata soprattutto in base ai regolamenti attuativi della legge che per quanto sappiamo hanno visto la luce in questi giorni o dovrebbero vederla a breve,vedi esperienza Comune di Subbiano – AR-).

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